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Un’epidemia insidiosa. Eppure ci sono molte soluzioni.Prima o poi fa sentire il suo peso nella vita di quasi tutti, provocando seri danni alla nostra salute e rendendoci difficile la vita. A peggiorare la situazione spesso, per assurdi retaggi culturali, ce ne vergognamo e cerchiamo disperatamente di nasconderla a noi stessi ed agli altri. In modo subdolo e sottile la nostra cultura ci spinge a crederci eroi se soffriamo di stress (iperattività) e reietti se siamo nella morsa della depressione (passività,senso di inadeguatezza). La ricerca scientifica ci aiuta a capire quanto questa visione sia assurda. La depressione può nascere o essere sostenuta da elementi biologici come le alterazioni del sistema immunitario, endocrino e neurovegetativo. Gli scienziati moderni (tra cui primeggiano anche due psichiatri italiani, Panchieri e Biondi) hanno accertato che nella depressione e negli squilibri del sistema immunitario entrano in gioco le stesse sostanze. È in stretta relazione con lo stress, cui si lega frequentemente in un circolo vizioso. I danniLa depressione ha notoriamente un effetto negativo sulla qualità della vita. Il lavoro, lo svago, i rapporti di relazione: tutto è macchiato da questo malessere. Ha una brutta caratteristica: lascia il segno e chi l’ha avuta tende sempre a ricaderci, magari anche solo in piccoli episodi. Porta, inoltre, alle dipendenze da fumo, alcool, droghe e a dipendenze psichiche. Non si devono sottovalutare i danni che reca alla salute. Ad esempio, recentemente, sono uscite varie ricerche che provano la stretta relazione tra stato depressivo e malattie cardiocircolatorie, al punto che i cardiopatici con forte depressione , hanno un rischio di morte da attacco cardiaco triplicato. La depressione altera i grandi sistemi di regolazione dell’organismo umano. Genera anche squilibri ormonali, neurovegetativi, digestivi, motori; come lo stress, indebolisce il sistema immunitario rendendoci più soggetti a tutte la malattie. Attenzione ai giovani !La depressione è in crescita fra giovani ed adolescenti. Il 7% dei giovani tra 18 e 24 anni hanno forme di depressione conclamata. Ma già negli adolescenti sono estremamente diffuse forme di depressione più lieve. La situazione è sotto i nostri occhi, che purtroppo sono poco attenti. L’importanza del fenomeno è evidenziata, ad esempio, da uno studio condotto in Italia su 7.000 studenti delle scuole inferiori: il 50% di loro hanno disturbi del sonno. Non possiamo assolutamente prendere alla leggera questa situazione. I danni della depressione, anche nelle forme lievi, sono molto maggiori in un organismo in cui la struttura dei grandi sistemi (osseo, immunitario, nervoso, endocrino ecc.) è in piena trasformazione. Inoltre la spinta verso le dipendenze è più pericolosa per loro. Prevenirla, curarlaLa depressione lieve, che è estremamente diffusa, si presenta tanti piccoli segni, che tendiamo ad ignorare o addirittura a nascondere. È proprio quando sperimentiamo i piccoli disagi ricorrenti o alcuni dei disturbi elencati nella tabella che è il caso di rivolgersi ad un esperto. Gli strumenti naturaliLe terapie naturali offrono una grande varietà di strumenti. Ad esempio i fiori di Bach, di cui parleremo prossimamente, sono degli estratti delle essenze floreali, semplici ed efficaci. L’iperico è una pianta molto studiata dalla ricerca scientifica con un’azione paragonabile a quella dei farmaci di sintesi (con minori controindicazioni). Anche qui sono molto efficaci l’alimentazione, la meditazione e i trattamenti energetici come il Reiki. Attenzione però, non è proprio il caso di ricorrere al fai da te, magari seguendo i consigli di qualche rivista. In naturopatia non esiste una ricetta universale: ogni persona ha la sua strada specifica per la salute. |