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Rubrica Salute al naturale

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Acqua fresca?

Siamo abituati a pensare all'acqua come a qualcosa di comune e banale.

Nulla di più lontano dal vero.

Anche le sue proprietà fisiche sono eccezionali. Facciamone un paio di esempi.

Nella nello stato solido l'acqua è più leggera che in quello liquido e la crosta di ghiaccio, che ha protetto l'acqua sottostante dal gelo, ha permesso lo sviluppo dei microrganismi e l'evoluzione della vita.

L'acqua è il solvente più potente che si conosca.

Quello che c'interessa ora sono le sue proprietà curative e le sue caratteristiche ancora inspiegabili.

Vogliamo a questo proposito raccontarvi la storia di un medico, il Dott. F. Batmanghelidj,  laureato in medicina alla London University  e che negli anni '80 ebbe la poco piacevole avventura di trovarsi internato in un campo di concentramento iraniano.

Desiderava curare i suoi compagni di prigionia, ma non aveva a disposizione nient'altro che … acqua. Con quest’unico elemento trattò circa 3.000 prigionieri, prevalentemente per problemi di ulcera gastrica.

Partendo dalla sua dolorosa ma profiqua esperienza, il dott. Batmanghelidj ha messo a punto una serie di protocolli terapeutici per varie patologie, tra cui:

  •  Colite

  •  Diabete

  •  Ipertensione

  •  Ipecolesterolemia

  •  Asma

  •  Malattie autoimmuni

  •  Angina

  •  Artriti

Queste esperienze sono raccolte in un libro intitolato "Your Body's Many Cries for Water".

Ignorando le grandi capacità dell'acqua, largamente ancora da scoprire, i detrattori poco informati dell'omeopatia, dicono che quest'ultima è acqua fresca.

Sostengono ciò riferendosi alla "diluizione omeopatica".

Dovete sapere che un prodotto omeopatizzato viene diluito ad un livello tale che neanche la più raffinata delle analisi chimiche può più rilevare la presenza della sostanza utilizzata.

A rendere ancora più scettici è il fatto che la potenza di un rimedio omeopatico aumenta con l'aumentare della sua diluizione. Quindi meno sostanza c'è, più aumenta la sua potenza.

E se vogliamo intricare ancora di più le cose, possiamo dire che un  preparato in cui sono miscelate diluizioni diverse, conserva le proprietà originali: ad esempio mettendo insieme un 7CH ed un  9CH, non si ottiene un 8CH, ma l'effetto  distinto e contemporaneo delle due diluizioni.

Il fatto è che non si parla più di azione chimica, ma di azione energetica.

Oligoterapia

In Naturopatia si fa largo uso dell'Oligoterapia.

Si tratta di rimedi che non sono assolutamente omeopatici, ma utilizzano livelli di diluizione omeopatica.

Gli oligoelementi sono sostanze, quasi tutte metalli, presenti nell'organismo in quantità minime, a cui inizialmente i fisiologi non davano alcuna importanza.

Si è poi scoperto che fanno parte della struttura degli enzimi (elementi essenziali a tutte le forme di vita, che accelerano rendendole possibili le reazioni chimiche dell'organismo), e che spesso sono bloccati (si usa il termine “chelati”) dall'inquinamento e da altri fattori nocivi.

Per “dechelare” gli enzimi si usano fialette di oligoelementi, in diluizione a livelli omeopatici.

L'effetto è a volte talmente rapido che non è possibile ipotizzare che queste tracce di oligoelementi siano state trasportate dal sangue in tutto l'organismo.

Non è difficile, in realtà, capire il principio alla base di tutti questi effetti: si tratta di rimedi che portano informazioni.

Un raggio di luce pesa molto poco, ma se è modulato diventa un vettore di informazioni.

Così nelle metodologie energetiche si utilizzano informazioni che vengono lette dall'organismo, e questo di conseguenza attiva dei processi biochimici e bioelettrici.

Il problema è di arrivare a determinare scientificamente se l'acqua ha una "memoria",  in pratica se è in grado di mantenere le qualità (informazioni) della sostanza a diluizione omeopatica. La ricerca è appena iniziata, ma ci sono delle esperienze significative.

Scienza, non fantascienza

Una scioccante risposta ci viene dagli esperimenti del prof. Masaru Emoto, che con una metodologia rigorosamente scientifica (ripetibile) ha dimostrato che la struttura dell'acqua viene modificata perfino dai nostri pensieri. Ha fatto oltre 10 000 esperimenti con l'acqua, e ne ha riportato i risultati nel libro "The Messages of Water" www.hado.net

Il prof. Emoto ha trovato il modo di esaminare dei cristalli d'acqua fotografandoli, dopo averla congelata a -40°, ed i risultati, oltre ad essere significativi, hanno anche una loro affascinante poetica.

In queste condizioni le molecole d'acqua rivelano una struttura interna che viene influenzata dal luogo in cui si trova, dalla musica, dalle idee e dalle parole.

Incredibile?

Ecco un piccolo campionario di cristalli d’acqua, sottoposti a diverse influenze, diviso in due parti per velocizzare la consultazione: esperimenti sull'acqua prelevata dall'ambiente ed esperimenti sull'acqua distillata.

C'è da dire con Shakespeare: “Vi sono in cielo e in terra, Orazio, assai più cose di quante ne contempli la tua filosofia”. (Amleto, atto I, scena V).

Altri riferimenti: Reiki, tecniche energetiche e la Scienza.