La disbiosi
In genere non viene considerata una patologia.
È giusto?
Date un’occhiata alle
patologie che provoca.
Alla luce di quanto abbiamo già visto sull’intestino,
si capisce bene come possa causare tanti danni.
La disbiosi è “semplicemente” l'alterazione dell'equilibrio
della flora batterica.
In queste condizioni gli stessi bacilli della flora
diventano dannosi.
Producono un eccesso di ammoniaca che può intossicare
fegato e cervello.
Formano le nitrosamine che inducono il cancro nello stomaco
e nell’intestino. Generano prodotti cancerogeni a partire dagli azotati dei
coloranti alimentari, modificano l’assetto ormonale dell’asse gonadico
(sessuale), con rischio di cancro alla mammella, fino ad aumentare il tasso di
colesterolo e più propriamente il rischio
cardiovascolare.
La disbiosi può causare lesioni alla parete intestinale,
che lascia passare nel sangue le sostanze tossiche, genera forti squilibri a
livello neurovegetativo (quindi nella nostra centralina di comando) e a livello
immunitario.
Una forma particolare di disbiosi è quella legata alla
trasformazione in parassita della candida
albicans.
È facile comprendere che questi danni si propagano
rapidamente a tutto l'organismo, fino a danneggiare le funzioni o gli organi più
deboli del soggetto.
Quando la disbiosi
non viene riconosciuta, la cura dei sintomi e delle patologie che ha provocato
non è mai risolutiva e genera malattie recidivanti o l'apparire di nuove
patologie dopo la 'guarigione'.
La scarsa conoscenza di questo stato patologico rende anche
ancora più facile il suo instaurarsi.
Ad esempio oggi si tende a dare un'importanza di secondo
piano all'alvo intestinale (la frequenza delle … sedute).
Invece esiste una relazione diretta tra l'attività dei
batteri ed i tempi di transito colico. In caso di stipsi, ad esempio, le feci
sono troppo secche (il riassorbimento colico dell'acqua è d'ordine di 900 -
1400 ml. nelle 24 ore ) ed i lattobacilli scompaiono.
Cause
Alimentari: le abitudini alimentari correnti sono
spesso dannose, sia per quello che si mangia, che per il modo di mangiare. In
genere ingeriamo troppo cibo (si pensi che il sistema immunitario si rafforza
con diete leggere), con troppe proteine e poca serenità, magari guardando
gl’infausti telegiornali.
Poi diete scarse di fibre, assunzione di alimenti raffinati
(farina, sale, zucchero) ed una dieta poco diversificata. Bevande gasate, stress
a tavola ecc.
Ma di questo parleremo più diffusamente in seguito, in un
articolo sull’alimentazione anticancro.
Gli inquinanti: non solo quelli dei cibi (e sono
tanti, coloranti, pesticidi, ormoni steroidei, antibiotici), ma anche
provenienti da altre fonti, come i metalli tossici, le radiazioni e le emissioni
elettromagnetiche.
Cause patologiche: malattie infettive, e
particolarmente dell’intestino, dovute ad agenti infettivi e
parassitosi.
Cause iatrogene (da assunzione di farmaci):
ovviamente antibiotici e lassativi, ma i farmaci che disturbano la flora
intestinale sono innumerevoli.
Mancanza di moto:
è una carenza cronica ed epidemica. Ci vuole almeno un po’ di moto, perlomeno il
semplice camminare all’aria aperta. Intendiamoci: non il camminare della
casalinga che esegue le faccende domestiche o il passeggiare per guardare le
vetrine (già meglio, comunque).
Stress
e shock: sappiamo già che lo stress mette lo zampino dappertutto, e anche
qui gioca un ruolo primario. Pensiamo alle coliti (colon irritabile), diretta
correlazione tra stress, pancia e cervello. Ed in questo capitolo mettiamo anche
lo stile di vita. Si registrano casi in cui uno shock è stata la causa
scatenante.
Le intolleranze
alimentari: che nascono proprio nell’intestino, e a loro volta
squilibrano la flora batterica.
Vaccinazioni, che alterano l’equilibrio del sistema
immunitario.
Geopatie,
cioè perturbazioni del terreno ed elettromagnetiche, presenza di metalli / acqua
sotto la casa.
Metalli pesanti, come il mercurio delle amalgame
dentali e le pentole d’alluminio.
Cosmetici, che in genere hanno delle componenti
tossiche che vengono assorbite dall’epidermide.
Trattare la disbiosi
La
somministrazione di lactobacilli, anche se in capsule che garantiscono il loro
arrivo nell’intestino, in genere non è sufficiente.
Come sempre il trattamento effettivo dipende dalle cause
della disbiosi, dal quadro complessivo, dalla persona e dalla situazione del
momento.
Ci sono però dei punti abbastanza comuni a tutti i quadri,
prevalentemente le relazioni con il sistema neurovegetativo ed immunitario;
inoltre la disbiosi è in genere accompagnata ad un forte stato di intossicazione
(presenza di tossine nei tessuti).
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