I fermenti
lattici
L’intestino
Abbiamo visto a proposito del
cervello enterico l’importanza della
pancia, così a lungo sottovalutata.
Esaminiamo ancora qualche aspetto della nostra struttura
energetica dal punto di vista dei chakra,
le aree in cui avvengono gli scambi d’energia tra l’organismo e l’ambiente.
Abbiamo visto che il chakra solare, posto all’altezza dello
stomaco, è quello più legato all’emozionalità, che in una persona della nostra
epoca è in genere molto squilibrata.
Questo centro ha ovviamente molti altri significati, tra
cui le relazioni sociali, la rabbia, la conflittualità, la capacità d’essere se
stessi ed il potere.
Quest’ultimo è uno dei grandi motivi di squilibrio attuali,
perché viviamo nel continuo affanno di imporci agli altri, convinti a torto che
questo sia necessario alla sopravivenza.
Quando si lavora su questo chakra (e lo si fa correttamente
solo in un quadro d’intervento globale) si acquisisce una dimensione diversa del
potere: la capacità di realizzarsi “con” gli altri e non “contro” gli altri, di
trovare il nostro “posticino al sole” senza bisogno di sgomitare.
È facile pensare alla relazione tra questo chakra ed i
disturbi dell’alimentazione, come bulimia e l’anoressia, fino alla tendenza a
sovralimentazione, soprappeso, diabete (il solare è in relazione con pancreas,
fegato, reni e stomaco). Ancora più immediata è la relazione con gastriti,
ulcere coliti ecc.
Tutto questo è chiaramente un’estrema schematizzazione,
volta a dare un’idea sommaria.
Nella pratica non ha senso parlare di un solo chakra,
perché quello che conta sono le interrelazioni, e tra l’altro quella che noi
chiamiamo area gastrointestinale è in relazione oltre che con il solare con il
chakra sacrale detto anche del sesso.
Vediamo adesso le cose da un punto di vista biologico.
I batteri sono una delle forme di vita più diffuse sulla
terra, ed il nostro organismo ospita una grande quantità di batteri simbionti
(che svolgono una funzione utile all'organismo).
Quelli dell'intestino si chiamano flora batterica e
svolgono delle funzioni necessarie alla nostra vita.
La flora batterica risiede sulla mucosa intestinale, e la
ricopre formando una barriera protettiva molto attiva.
Costituita di batteri ed enzimi, questa barriera partecipa
alla funzione di assorbimento, scomponendo il bolo alimentare fino a
ridurlo ai nutrienti che possiamo assimilare.
I batteri della flora intervengono nella formazione di
molte sostanze tra cui: vitamina K, B1, B2, B6,
B12, acido nicotinico, biotina ed acido folico. Intervengono nella
sintesi degli acidi grassi a catena corta, che tra l’altro nutrono le cellule
del colon.
Hanno anche un importante ruolo nel sistema immunitario, in
particolare nell’inattivazione dei composti cancerogeni, soprattutto ad
opera di lactobacillus, bifidobacterium e escherichia coli, e nella formazione
di antibiotici naturali, detti batteriocine, cha combattono i batteri
dannosi.
Questi sono i più noti ruoli della flora batterica, ma ne
vogliamo citare un altro, che tocca un argomento molto sentito.
I ricercatori hanno evidenziato la capacità di abbassare
il colesterolo libero (quello che può diventare
dannoso) e stanno lavorando per capirne di più.
Per farsi una idea degli effetti benefici dei probiotici
si può leggere
"rovesciata" la lista delle patologia legate
alla disbiosi.
Degli squilibri squilibri della flora
batterica intestinale si parla più diffusamente negli articoli sulla
disbiosi e sulla
Candida albicans, ma intanto vediamone una delle cause
principali: l’alimentazione.
Si sa che la cattiva alimentazione provoca l’insorgenza di
molti tumori ed altre gravi malattie degenerative.
La famosa vecchia dieta mediterranea è rimasta soltanto uno
slogan.
Per esempio nel 1800 una persona consumava in media in un
anno 300 Kg di pane e 13 Kg di carne. Negli anni ’60 il consumo di pane è
passato a 95 Kg e quello di carne è diventato di 75 Kg; e quale pane e quale
carne! L’Organizzazione Mondiale della Sanità fa continui appelli per stimolare
un aumento del consumo di verdure.
Anche limitandosi a considerare due aspetti, la carenza di
fibre (fondamentali per la pulizia intestinale ed il metabolismo della flora) e
la produzione di sostanze tossiche durante la digestione di cibi raffinati
(soprattutto lo zucchero) è chiaro che la nostra dieta altera l’equilibrio
intestinale.
Oggi si fa uso eccessivo di carne, grassi di vario tipo,
insaccati, e soprattutto di conservanti; per non parlare del nuovo pericolo, gli
OGM.
Può tutto questo essere contrastato da yogurt arricchiti di
fermenti lattici?
Una sola considerazione: nello stomaco c’è, durante la
digestione, un’elevata concentrazione d’acido cloridrico, che è talmente forte
da sciogliere anche il vetro.
Quando non sono protetti da capsule gastroresistenti, il
numero dei batteri che arrivano all’intestino è ridicolmente basso.
Certo qualcosa fa anche lo yogurt, quello che conta è non
pensare, come c’induce a credere la pubblicità, di aver risolto un problema così
complesso, che coinvolge anche stili di vita ed aspetti sociali.
Attenzione però: gli yogurt alla frutta contengono zuccheri
e coloranti che in molti casi, ad esempio nella
candida, fanno decisamente male.
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