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Le domande del profanoA cura di Massimo FranceseSTRESS E DISTRESSOra che abbiamo chiarito che il vero nemico della nostra salute è il distress, la prima domanda che sorge spontanea è che fare quando ci accorgiamo di non riuscire a recuperare lo stato di normalità. Dobbiamo trasferirci su di un’isola sperduta o tra le montagne del Tibet a meditare ? Lo stress va allenato e non evitato. Bisogna imparare a conoscere i nostri limiti e sapere “staccare la spina” al momento giusto. Crearsi ogni giorno delle “piccole oasi” di tempo in cui ci dedichiamo a noi stessi è molto utile. Piccoli riti piacevoli come una tazza del proprio the preferito, ci aiutano a recuperare, soprattutto quando si fa una vita poco o nulla gratificante. Perché quello che dite è così diverso da quanto leggiamo in articoli e libri? La ricerca scientifica sullo stress ha ricevuto un formidabile impulso negli ultimi anni: ci sono centinaia di ricerche ancora poco note. Quando ci accorgiamo che comunque il distress ha fatto i suoi danni, come può aiutarci la Naturopatia? Compito del naturopata è comprendere chi ha davanti e trovare per lui gli strumenti migliori per attivare i meccanismi di guarigione insiti nel nostro corpo. Tra gli strumenti: fiori di Bach, Reiki, meditazione, fitoterapia, omeopatia, … il solito bagaglio del naturopata con cui costruire la soluzione personalizzata. Mi rivolgo ora a Laura Quinti, in quanto Master Reiki. So che dedicherete una puntata specifica a questa tecnica di autoguarigione nella rubrica. Vuoi dirci, in breve, come può aiutarci questa tecnica a combattere il distress? Il Reiki è un potente metodi di riequilibrio. Anche una sola seduta di Reiki abbassa il livello di stress e chi diventa operatore Reiki acquisisce un equilibrio interiore che lo aiuterà ad affrontare la vita più serenamente. Le domande dei lettoriIn attesa che arrivino! J |